lunedì 20 agosto 2012

Scaloppine alla marsala, prima di partire



Rieccomi, in questi ultimi giorni sono stata parecchio impegnata e non ho potuto aggiornare il blog. Fortunatamente siamo ad agosto e la maggior parte di voi è in vacanza o in pieno ozio. Ringrazio di cuore i nuovi e vecchi followers che, nonostante il caldo, hanno visitato Profumo di semplicità. Vi propongo perciò una ricettina veloce ed estiva, quando non si ha proprio tanta voglia di fare qualcosa di elaborato. Ideale per una cenetta come quella appena passata, in quest'estate così afosa che non ci lascia ancora. Nei prossimi giorni non potrò aggiornare il blog poiché anch'io andrò in vacanza: non vi dico la meta, ma avrò parecchio da dirvi e da farvi vedere, appena tornata. Non è detto, ma è possibile che io porti con me dal luogo del mio viaggio un bel souvenir da usare per le ricette di questo mio amato spazio e sarà mio piacere mostrarvelo. Ci becchiamo all'inizio di settembre e buona continuazione a tutti i naviganti (sul web e in mezzo al mare).

Ingredienti
- fette di petto di pollo
- farina  q.b.
- olio extravergine d'oliva q.b.
- marsala dolce q.b.
- sale e pepe

Preparazione. Infarinate le vostre fette di pollo (decidete voi la quantità di fette in base ai commensali) e soffriggete ambo i lati nell'olio d'oliva. Salate e pepate. Infine versate un po' di marsala, facendo evaporare. Servite caldi con un contorno a piacere (io ho usato dei piselli saltati in padella, ma potete sbrizzarrirvi con insalate o patate noisettes). Bon appetit.


mercoledì 8 agosto 2012

Delizie al caffè su biscotti sablé



Immersa dal caffè che mio marito suole bere quasi ogni giorno e con una certa moderazione da me istigata, mi è balenata in mente un'idea davvero sfiziosa, di cui mi sono stupita ancor prima della preparazione. Mi sono munita di tutti i semplici ingredienti necessari e mi sono fatta trascinare dall'aroma inconfondibile che caratterizza questa bevanda energetica e salutare, se presa a piccole dosi. La mia immaginazione ha dato vita a questi dolcetti deliziosi, da gustare ben freddi in queste giornate afose, per stupire anche un po' gli ospiti con una presentazione niente male che, come il vero caffè, tira su il morale. Passiamo alla ricetta.

Per le delizie al caffè
- 200 ml di latte
- 50 ml di caffè espresso
- 2 cucchiai di farina 00
- 2 cucchiai di zucchero
- pizzico di vanillina
Per i biscotti sablé al caffè
- 250 gr di farina 00
- 125 gr di burro ammorbidito
- 45 gr di caffè espresso
- 75 gr di zucchero a velo
- pizzico di vanillina
- pizzico di sale
Per la decorazione
- 1 uovo
- zucchero di canna q.b.
- caffè in polvere q.b.
- chicchi di caffè q.b.





Preparazione. In un pentolino mettete il latte, il caffè, la farina, lo zucchero e la vanillina. Mescolate e portate ad ebollizzione fino ad avere una crema densa. Spegnete la fiamma e sempre mescolando raffreddate un po'. Prendete uno stampo di silicone per freezer (di forma a piacere), con un tovagliolo ungete con olio di semi le parti concave da riempire, dove aggiungete un chicco di caffè. Con l'aiuto di un cucchiaino riempite questo stampo all'orlo. Prendete della carta forno e adagiatela sopra delicatamente. Mettete in freezer. A questo punto preparate l'impasto dei biscotti. In una ciotola mescolate la farina, lo zucchero, la vanillina, il sale, il burro ammorbidito ed il caffè. Formate un panetto omogeneo e liscio. Dividetelo in quattro parti e formate dei cilindri dal diamentro a vostra scelta. Ricopriteli di pellicola e metteteli in freezer per una mezz'ora. Passato questo intervallo, in un piattino sbattete l'uovo e su una spianatoia od un vassoio spolverate con zucchero di canna e caffè in polvere. Tirate fuori dal freezer l'impasto dei biscotti. Spennellate i cilindri con l'uovo e arrotolateli nello zucchero e nel caffè. Tagliate i cilindri ottenendo dei dischi dello spessore che desiderate e adagiateli su una teglia coperta di carta forno. Infornateli a 180° per circa dieci minuti. Sfornateli. Quando sono freddi e le delizie ben congelate, tirate fuori queste ultime e adagiatele su ogni biscottino. Servite dopo qualche minuto, in modo che la crema si ammorbidisca un po', per gustare questo dolcetto in un sol boccone. Bon appetit.

Con questa ricetta partecipo al Contest: Come lo vuoi il caffè?


lunedì 6 agosto 2012

Antica crostata ai fichi



Oggi ho voluto dare una ventata di novità al mio blog, e per questo motivo ho fatto delle piccole modifiche che spero vi piaceranno. Cerco di migliorare giorno dopo giorno, dandomi da fare con la macchina fotografica, con tovagliette, bicchieri, piatti e ingredienti sempre nuovi. Ho creato questo blog da qualche mese e già qualcosa è cambiato in me. Se prima non volevo condividere nulla e ne avevo timore, adesso non vedo l'ora che qualcuno venga a vedere le mie ricette e se ne innamori come la sottoscritta. Adesso, però, passiamo alla ricetta del giorno. La base di questa crostata mi è stata tramandata da un'anziana zia, che ora non c'è più. E' molto particolare ed io ho voluto proporla con l'uso dei fichi, di mia produzione e coltivazione. Ecco ingredienti e preparazione.



Per la base della crostata
- 200 gr di farina 00
- 50 gr di burro
- 1 uovo
- 100 gr di zucchero
- 1/2 cucchiaino di cannella
- 1/2 cucchiaino di bicarbonato
- marsala q.b.
Per la decorazione
- fichi q.b.
- 6 biscotti amaretti
- zucchero di canna q.b.





Preparazione. In una ciotola versate la farina, formando la fontana. Mettete dentro lo zucchero, l'uovo, il burro ammorbidito, la cannella, il bicarbonato e un po' di marsala (quel che basta per impastare il tutto versatelo a poco a poco). Mescolate con una forchetta e impastate con le mani, fino ad avere una pasta liscia, omogenea, né troppo morbida né troppo dura. Prendete uno stampo a cerniera, imburratelo ed infarinatelo. Coprite la base di questo stampo col panetto steso usando il mattarello. Lasciate il bordo alto per contenere i fichi. Sbriciolate tre amaretti sulla superificie della crostata. Poi sbucciate i fichi e tagliateli a fiore facendo una croce o a piacere. Adagiateli sulla base già sistemata. Spolverate con zucchero di canna e sbriciolate i restanti amaretti. Infornate a 180° per circa quaranta minuti. Sfornate e servite fredda. Bon appetit.

sabato 4 agosto 2012

Crema, ricotta e lamponi in coppetta cristallizzata



Ecco arrivata l'idea giusta per partecipare nuovamente al contest di Lara, nella categoria Dolci al cucchiaio. E' una delizia elaborata, ma davvero zuccherosa quella che vi propongo.



Per la coppetta
80 gr di zucchero di canna
 olio di semi q.b.
Per la crema 
60 gr di ricotta
1 cucchiaino di zucchero a velo
125 ml di latte
1 cucchiaio di zucchero semolato
1 cucchiaio di farina 00
pizzico di vanillina
 4 lamponi
Per decorare
lamponi a piacere




Procedimento. 
In un pentolino antiaderente fate caramellizzare lo zucchero di canna. Versate circolarmente il caramello su un foglietto di carta da forno, coprendolo con un altro foglietto. Entrambi vanno precedentemente unti d'un po' d'olio di semi. Con le mani schiacciate leggermente, stando attenti a non scottarvi. Poggiate questi due fogli su una coppetta piccola di ceramica già capovolta (il caramello prenderà la forma di questa, aiutatevi con un canovaccio bagnato per premere pianissimo e creare i bordi). A questo punto attendete un minutino o due, togliete dolcemente il primo strato di carta, poi il secondo, cercando di non rompere la coppetta di zucchero. Questo procedimento deve essere applicato quando ancora il caramello non è freddo, altrimenti non vi riuscirà. Mettete la coppetta pronta da parte e passate alla preparazione della crema. In un pentolino versate il latte, lo zucchero, la farina e la vanillina. Portate ad ebollizzione. Quando la crema è densa, aggiungete i lamponi, schiacciandoli e mescolando. Quando è pronta, ponete la crema da parte o in frigo per farla raffreddare. Appena è ben fredda, mescolatela con ricotta già addolcita con zucchero a velo. Mettete la vostra crema in una sac à poche e riempite la coppetta, adagiandovi sopra qualche lampone. Bon appetit!

Con questa ricetta partecipo al Contest: Io amo i lamponi e tu?


venerdì 3 agosto 2012

Pizza inconsueta al melone


Dopo prime soddisfazioni e partecipazioni a brillanti contest, ritorniamo un po' alla mia quotidianità, semplice ma creativa. Vi propongo una pizza davvero gustosa, inconsueta per l'insieme degli ingredienti: il melone, che raccolgo nel mio orticello, dà un tocco che non ci si aspetta. Eccovi gli ingredienti di una bontà peculiare.

(Per una pizze)
Per il panetto
- 300 gr di farina di semola rimacinata
- 150 ml d'acqua
- 15 gr di lievito di birra
- 1 cucchiaino di zucchero
- 2 cucchiai di olio extravergine d'oliva
- pizzico di sale
Per la farcitura
- 5/6 fette di melone
- pomodori ciliegino q.b.
- 1 cucchiaino di concentrato di pomodoro
- 1 melanzana media
- 1 mozzarella
- parmigiano q.b.
- sale e pepe q.b.
- olio extravergine d'oliva q.b.
- qualche foglia di basilico

Procedimento.
In una spianatoia versate la farina per fare la fontana. In un angolino mettete un pizzico di sale e al centro aggiungete l'olio d'oliva. In acqua tiepida fate sciogliere il lievito di birra e lo zucchero per qualche minuto. Versate nella fontana. Lavorate ed impastate bene. Quando il panetto è liscio ed omogeneo, ponetelo in un contenitore, copritelo con un canovaccio e fate lievitare in un luogo tiepido e poco ventilato per almeno un'ora, finché il volume non raddoppia. Nel frattempo tagliate le melanzane a fettine, salatele e lasciatele riposare per un quarto d'ora circa, perderanno il loro liquido. Fate lo stesso procedimento con le fette di melone (ponetele in uno scola-pasta). Tagliate i pomodori a pezzetti. Friggete poi le melanzane. Quando il panetto è lievitato, stendete la pasta su una teglia. Aggiungete la mozzarella tagliata a pezzi, i pomodori (a cui avete aggiunto basilico tritato, concentrato, un po' d'olio d'oliva), le fette di melone e le melanzane. Aggiustate di sale e pepate. Spolverate con abbondante parmigiano. Infornate a 220° per circa mezz'ora. Sfornate e servite calda o fredda.
Bon appetit.

mercoledì 1 agosto 2012

Pretty pomodori spumeggianti


Pretty woman, walking down the street  
Pretty woman, the kind I'd like to meet
Pretty woman, I don't believe you, it must be true
No one can look as good as you

Vivian Ward si trova su una delle street più conosciute e malfamate della splendente Hollywood, attendendo il suo cliente della serata. Edward Lewis, approfittatore di fallimenti finanziari ed abile cogli affari del commercio, la incontra quella stessa sera e decide di fare di lei una vera signora. La prostituta accetta di stare con lui per un’intera settimana, venendo pagata profumatamente. Non sogna di certo di trovarsi davanti alla svolta della sua vita. Comincia per lei il periodo d’addestramento: libri sulla testa, camminate suadenti, posate d’argento, piatti decorati, vestiti non più trasandati, vasca con idromassaggio. Vivian scopre un nuovo modo di essere se stessa, con un po’ di classe in più. Innamoratasi di Edward, che rivela il suo affetto vincendo la terribile paura della vertigine e facendo cessare la sua crudele attività, la donna dai modi bruschi, dal caschetto finto, dal trucco eccessivo e dagli stivaletti di pelle, si tramuta in una bellezza mozzafiato, una principessa che ha scovato la sua strada, molto più linda e luccicante di quella in cui attendeva la clientela notturna, ma non per questo meno reale.

La commedia Pretty woman, diretta da Garry Marshall, interpretata magistralmente da due divi conosciutissimi, Julia Roberts nel ruolo di Vivian e Richard Gere nei panni di Edward, coinvolge e diverte, facendo comunque riflettere lo spettatore. La favola romantica si realizza, ma c’è di più: chi guarda il film cambia assieme alla protagonista, notando un mutamento faticoso ma sorprendente.

Il piatto che ho preparato mi sembra perfettamente in linea con il significato e il senso della commedia. I miei Pretty pomodori spumeggianti rappresentano il carattere e la personalità del personaggio centrale del film. Il rosso intenso del pomodoro si accoppia fantasticamente con la calorosità un po’ grossolana di Vivian; l’aggiunta della caramellizzazione per opera dello zucchero di canna si lega alla frizzante e schicchiolante anima del personaggio; il risotto con cui sono farciti i pomodori è molto delicato e gustoso, anche perché è stato cucinato con dell’ottimo spumante, emblema di raffinatezza, come quella che acquisisce Vivian a seguito delle lezioni di Edward e del suo fedele amico, il direttore d’albergo. Gli ingredienti si sposano meravigliosamente creando questo contrasto ben integrato: la morbidezza, il croccante, il dolce, il salato. Pomodori spumeggianti per una commedia che così si può definire, concessa dalla bravura di ottimi attori e da una trama niente male. 



Ingredienti
(Per 5 pomodori ripieni)
 5 pomodori grandi
6 cucchiai di riso arborio
10 pomodori ciliegino
1/2 bicchiere di spumante
brodo vegetale q.b.
 peperoncino q.b.
olio extravergine d'oliva q.b.
 2 cucchiai di zucchero di canna
qualche foglia di basilico
sale e pepe q.b.
1 spicchio d'aglio



Procedimento.
Lavate i pomodori e tagliate la parte superiore di ognuno, mettendola da parte. Con un coltello ed un cucchiaio scavateli, togliendo la polpa ed i semini. Salate e pepate l'interno che avete scavato, capovolgendo i pomodori su un piatto, lasciandoli così per almeno dieci minuti. Nel frattempo preparate il risotto in un tegame. Versate qui olio d'oliva, aggiungete aglio in camicia schiacciato ed un po' di peperoncino, fate tostare il riso. Aggiungete un po' di polpa di pomodoro tagliata a pezzettini, sempre mescolando. Togliete l'aglio. Versate poi lo spumante, fate evaporare, col mestolo mettete del brodo vegetale. Cuocete solo per cinque minuti. Salate, pepate, aggiungete del basilico tritato e spegnete il fuoco (non lasciate il riso asciutto, la cottura dovrà continuare nel forno, è necessario che rimanga del brodo). A questo punto prendete i pomodori scavati e riempiteli col risotto (non fino all'orlo), versando anche un po' di brodo. Coprite con la parte superiore che avevate tagliato all'inizio, come a coperchio. Adagiate in una pirofila e, negli spazi vuoti, tra i pomodori, mettete dei pomodorini, cosicché non perderanno la loro forma. Irrorate con olio d'oliva e infornate a 180° per circa quaranta minuti. Dieci minuti prima del termine di questo intervallo, spolverate con zucchero di canna. Quando sono cotti, sfornateli e serviteli.
Bon appetit.

Con questa ricetta partecipo al Contest: La commedia è servita!





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