lunedì 8 luglio 2013

Frittatine di ricotta al forno


E' il sole a mettere a dura prova le mie prestazioni fotografiche. Io sistemo tutto: il piatto, le posate, i ninnoli che ho scelto per la composizione. E aspetto la luce giusta. No, niente magie da fotografa provetta, non ne sono capace e non ho i mezzi adatti (la reflex è diventata un sogno lontano?). Diciamo che m'arrangio. Io , in ogni caso, aspetto la luce. A volte attendo che il sole cocente se ne vada. Altre volte un raggio di sole proprio mi ci vorrebbe. Il sole gioca con me, coi miei scatti: ci inseguiamo come se giocassimo a nascondino. Guarda che ti prendo, oggi. Nessuna illuminazione divina, magari qualche accecamento, questo ve lo assicuro! Il Sole d'estate è di certo il più birichino. Anche se oggi è stata una giornata nuvolosa (tuoni e lampi, fulmini e saette hanno fatto un bel concerto e, scusate il gioco di parole, mi hanno lasciato sconcertata!), il Sole, senza che io me ne fossi accorta, si è insinuato nel mio obiettivo. Ho scattato le foto stamattina e parecchie nuvole coprivano la zona in cui doveva esserci il Sole. Ma poi è spuntato con tutta la sua grazia e la sua prepotenza, coi suoi raggi dorati e la sua caparbietà celestiale. Mi hai stanato. Allora troverete un po' di luce nelle mie foto: la luce è sempre meglio delle tenebre e rischiarare è un atto d'amore e di verità. E poi, dicendovela io la verità, a me le frittate hanno fatto sempre pensare al Sole di mezzogiorno. Quel loro tocco dorato mi sa di Sole. Avranno anche il suo sapore? Questo post, come avete capito, ha deciso di brillare un po' ed è giusto farlo risplendere a voi. Vi invito allora a gustarvi queste frittatine di ricotta al forno che io ho trovato davvero congeniali per questa giornata (non c'era troppo caldo ed ho potuto accendere il forno con tutta tranquillità). Sono veloci, facili, sfiziose al punto giusto. E poi sono allegre. Come il Sole, no?


Ingredienti
- 3 uova
- 2 albumi
- 250 gr di ricotta di pecora
- 1 cucchaio di prezzemolo tritato
- 12 olive verdi snocciolate
- sale e pepe q.b.
- burro q.b.



Preparazione. In una terrina sbattete le uova e la ricotta. Aggiungete prezzemolo, olive tagliate a rondelle, sale e pepe, gli albumi ben montati a neve (facendo attenzione a non smontarli). Imburrate delle piccole pirofile o stampini, versatevi il composto. Infornate a 170° per venti minuti circa. Quando sono ben cotte, sformate le frittatine e servitele calde o fredde. Bon appétit.

Con questa ricetta partecipo al Contest Ricette e Ricotta
Categoria Finger Food Salati


venerdì 5 luglio 2013

Famiglia è pane appena sfornato


I ricordi della famiglia. Non basterebbe un album di foto a rimembrare tutto il passato: una baraonda di emozioni, un miscuglio di esperienze, un alveare di disavventure. La famiglia ha il sapore del pane sfornato. Ecco, proprio così. Famiglia è pane appena sfornato. Profumo di casa. Vaso di rose appassite dal tempo. Carezza lontana di bimbo. Lacrima e sorrisi. Dolori e speranze. Famiglia è la tavola apparecchiata, i piatti da lavare, le briciole sul divano, l'abbraccio del mare. Famiglia ha il gusto delle cose semplici, ha l'aroma dei giorni passati insieme. Famiglia è colorata: c'è il rosso di una sbucciatura infantile, il giallo di una maglietta sporca di gelato alla vaniglia, il verde d'un amore sempre vivo. Famiglia, in ogni caso, è pane appena sfornato. Si prepara e poi s'inforna. Si ammira e si apprezza. Si spezza e si condivide. Si assaggia e si divora. Famiglia è la sicurezza del domani, il conforto di ciò che è stato. Ogni famiglia è a suo modo, come un pane che si rispetti: avrà il suo odore, e sarà inconfondibile; avrà la sua consistenza, e sarà indimenticabile; avrà il suo sapore, e sarà per sempre. Famiglia è pane appena sfornato di cui si hanno scorte infinite nelle intricate dispense del cuore: non ci si sazia mai della famiglia. Se ci si allontana, si soffre. Se ci si avvicina, si ha il bisogno di un bis.

Io ho voluto concretizzare tutto questo, preparando dei finger food molto gustosi, con olive, pancetta affumicata e pomodoro, farciti con dell'ottima crema di ricotta di bufala all'erba cipollina. Condividere anche con voi (oltre che con la mia famiglia) questa ricetta sarà per me un onore ed una grande gioia. Prendete un bocconcino di pane e assaporate il vostro soggettivo senso di famiglia.

Ingredienti 
Per i bocconcini di pane
- 350 gr di farina tipo O (Molino Chiavazza)
- 125 gr di latte tiepido
- 1 uovo medio
- 1 cucchiaino di zucchero
- 1/2 cubetto di lievito di birra
- 1 cucchiaio di olio EVO
- 60 gr di pancetta affumicata
- 10 olive verdi denocciolate
- 4 pomodorini ciliegino
- sale q.b.
Per spennellare
- 1 tuorlo d'uovo
Per la farcitura
- 350 gr di ricotta di bufala
- erba cipollina q.b.
- 1 cucchiaio di prezzemolo tritato
- 2 tuorli sodi
- sale e pepe q.b.

Preparazione. Sul piano di lavoro fate con la farina una fontana: in un angolo mettete un pizzico di sale, al centro l'olio e l'uovo. Nel latte tiepido aggiungete lo zucchero e fate sciogliere il lievito. Mescolate. Versate al centro della fontana e impastate il tutto, lavorandolo bene fino ad avere un panetto compatto, liscio ed omogeneo. Copritelo con della pellicola e fatelo lievitare per almeno un'ora (il volume deve raddoppiare). Appena è lievitato, stendete l'impasto e mettete al centro le olive tagliate a pezzi, la pancetta affumicata tritata finemente, i pomodorini, precedentemente tagliati, salati e ben strizzati. Amalgamate il tutto impastando. Coprite di nuovo con della pellicola e fate lievitare nuovamente per almeno 45 minuti. Quando il panetto sarà di nuovo lievitato, prendete un po' d'impasto e formate delle palline (ne potreste ricavare circa venti). Adagiate queste su una teglia ricoperta di carta forno. Spennellate la superficie col tuorlo sbattuto e infornate a 220° per circa 15/20 minuti. Appena sono cotti e ben dorati sfornateli. Metteteli da parte. Passate alla farcitura. Sbriciolate i due tuorli sodi in una terrina. Mescolate questi alla ricotta di bufala, ben lavorata. Aggiungete il prezzemolo tritato, l'erba cipollina. Salate, pepate, mescolate tutto molto vigorosamente. Formate una crema liscia e ben omogenea. Se è troppo consistente, aggiungete un filo d'olio EVO. Usando una sac à poche, riempite i vostri bocconcini di pane tagliati quasi a metà. Servite e bon appétit. 


Con questa ricetta partecipo al Contest: Ricette e Ricotta
Categoria Finger Food Salati con Ricotta di Bufala

 

giovedì 4 luglio 2013

Tu es mon petit chou.


Tu es mon petit chou. Apparentemente sembrerebbe un po' un insulto. Letteralmente, "Tu sei il mio piccolo cavolo", non è che suoni proprio bene, avete ragione. Ma se pensate ai bigné (anche detti petits choux), allora il significato di quest'espressione appare manifestamente con tutta la sua dolcezza e tenerezza. "Tu sei il mio piccolo tesoro", dovremmo tradurre, o una cosa del genere. E' una frase molto tenera, a mio parere. I miei parenti, in Svizzera, la usano parecchio, soprattutto coi bambini. Ed ogni volta che mangio un bigné, penso: "Tu es mon petit chou". Sarebbe bello da dire tra fidanzati, magari si fa anche colpo, chi lo sa (oppure, se uno dei due partner sa cosa voglia dire realmente chou, può anche darsi che si arrabbi un po', all'inizio, no?). E, secondo voi, questi petits choux, che ho preparato con le mie manine, non sono degni di essere "il mio tesoro"? Okay, così sembra troppo "stile - Il signore degli anelli"! Gollum/Smigol mi chiederà i diritti d'autore, che ne dite? Speriamo di no. Allora vi regalo questi "tesori", la cui ricetta (semplicissima e notissima) spero custodirete e proverete. 
P.S. Ecco l'attimo della tenerezza: Voi, tutti voi che mi leggete, siete i miei "petits choux".


Ingredienti
Per la pasta choux
- 100 ml di acqua
- 100 gr di burro
- 100 gr di farina
- 1 pizzico di sale
- 3 uova (grandi)
Per la crema pasticcera
- 500 ml di latte
- 150 gr di zucchero
- 1 pizzico di bacca di vaniglia
- 1 pizzico di sale
- 60 gr di farina
- 4 tuorli d'uovo
Per la glassa di copertura
- 80 gr di cioccolato fondente 75% Venchi
- 1 cucchiaino di zucchero a velo
- 1 noce di burro
Per la cremina d'accompagnamento
- 60 gr di cioccolato fondente 75% Venchi
- panna liquida fresca q.b.


Preparazione. Cominciate dalla crema pasticcera. Al latte aggiungete 75 gr di zucchero, la bacca di vaniglia, il pizzico di sale. Mettete sul fuoco e portate ad ebollizione. Nel frattempo, in una ciotola sbattete i tuorli con il rimanente zucchero e la farina. Incorporate il latte caldo, mescolate bene e riversate nel pentolino. Mettete nuovamente sul fuoco e, sempre mescolando, aspettate che la crema si addensi. Spegnete il fornello e mettete la crema da parte. Se fate quest'operazione un giorno o la sera prima, vi trovate avvantaggiati, dal momento che la crema pasticcera verrà usata fredda. 
Passate alla pasta choux. In un pentolino mettete acqua, burro, sale. Portate ad ebollizione. Allora togliete il pentolino dal fuoco e aggiungete la farina, mescolando con l'aiuto della frusta. Mettete il pentolino nuovamente sul fuoco (moderato), mescolate fino a quando l'impasto si stacca facilmente dalle pareti del pentolino. Spegnete il fornello, lasciate raffreddare. Quando il composto diventa semi-freddo, aggiungete un uovo alla volta. Lavorate bene con la frusta per far assorbire il primo uovo, aggiungete il secondo, mescolate di nuovo e solo dopo aggiungete il terzo uovo. Risulta una pasta liscia, omogenea e consistente. Mettete questo impasto in un sac à poche dal beccuccio non troppo largo. Formate dei piccoli ciuffetti sparsi su una teglia coperta di carta da forno. Infornate a 200° per circa 20 minuti. Fate ben attenzione a dorarli bene. Vi consiglio, poco prima di sfornare, di prenderne uno, aprirlo e vedere che dentro sia ben asciutto. Se così, potete tirare fuori i vostri petits choux. Metteteli da parte e fateli raffreddare. Appena sono freddi, con l'aiuto di un sac à poche col beccuccio allungato e piccolo, fate un forellino e riempiteli di crema pasticcera, che avete tirato fuori dal frigo e lavorata un po' con le fruste elettriche (così sarà più morbida ed agevole). Mi raccomando, non rompete i bignè, durante questa operazione. 


A questo punto preparate la glassa. A bagnomaria mettete il cioccolato, la noce di burro e un cucchiaino di zucchero a velo. Mescolate bene il tutto, fino ad ottenere una cremina lisca ed omogenea. Prendete ciascun bigné e, capovolgendoli, immergete la punta in questa glassa. Ponete i petits choux nel frigo, almeno una mezz'ora prima di servirli. Come cremina di accompagnamento, molto deliziosa e goduriosa (mentre ci siamo, facciamo le cose per bene ed intingiamo il bigné anche qui!), sempre a bagnomaria, mettete in un pentolino il cioccolato fondente spezzettato e, a vostro piacere e secondo la consistenza che desiderate, aggiungete la panna, mescolando sempre. Accompagnate con questa cremina (quasi calda) i vostri petits choux ripieni di crema pasticcera. Bon appètit.

Come potete vedere, non ho proprio resistito!

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