domenica 30 giugno 2013

Profumo di Sicilia: Cannoli con ricotta

La Sicilia splende e non acceca mai. Gli occhi la guardano e l'anima risponde. Il sole l'illumina e il Mediterraneo la culla. L'afa la soffoca e il tramonto la rende regina. La tradizione le scotta la pelle, l'antichità le soffia all'orecchio. Ogni sasso è lava dell'Etna, ogni limone è un gioiello da custodire. 

Questa è la poesia che m'ispira la mia Sicilia, parole che vanno ben oltre il loro significato, parole che sanno di salsedine e rosmarino, di oliva e uva, di zagara e di arancia, di mare e di terra. L'appuntamento con Profumo di Sicilia è stato per me un viaggio nella mia regione, un contatto diretto con le città che la caratterizzano, con i piatti che più la rappresentano. E' stata una nuotata nel Mar Mediterraneo, una passeggiata su un carretto tutto dipinto. Scendere non si può, anche se oggi la Rubrica giunge al termine. Non si va via dalla Sicilia: essa splende sempre e non acceca mai. 

L'ultimo viaggio di questo mese (e mi scuso tanto di aver ritardato così prima di postare questa ricetta - prendete questo ritardo anche come il desiderio di prorogare al più tardi possibile questa rubrica che ha trovato me e voi tanto partecipi!), come stavo dicendo, l'ultimo viaggio di questo mese lo facciamo a Trapani, l'ultima provincia siciliana di cui mi tocca orgogliosamente di parlare. La ricetta che ho abbinato non è solo tipica del trapanese, ma è un altro simbolo della Sicilia tutta: non mi andava di lasciare questa rubrica senza avervi mostrato, a modo mio, con la mia semplicità, uno dei dolci-simbolo di questa regione. Certo, sto parlando del cannolo! Ma vi tocca attendere un po': prima andiamo in giro per Trapani.





Il profumo di sale è proprio caratteristico di Trapani, chiamata anche "Città del Sale" per la presenza delle sue notissime Saline. A sovrastare la città e a giganteggiare su tutto il panorama intorno è il Monte Erice, simbolo di forza ancestrale e potenza antica, che rende pittoresca la visuale. Ad aggiungere fascino e bellezza alle diverse qualità della città vi sono le splendide spiagge, sottostanti le cinquecentesche Mura di Tramontana (fossi in voi, ci farei un pensierino per questa estate già cominciata!). Attività che da sempre sostenta e caratterizza la zona del trapanese è la pesca, soprattutto del tonno (con la famosa, anche se piuttosto cruenta, mattanza). Dal punto di vista gastronomico, parecchie, anche nel caso di quest'altra provincia siciliana, sono le specialità e i piatti tipici: pasta al pesto trapanese, couscous di pesce, pasta con le sarde e moltissimi altri piatti a base di pesce, naturalmente. Ad aggiungersi a questa lista, che potrebbe essere interminabile grazie alle diverse varianti e tradizioni, è, come già preannunciato sopra, il cannolo (si annoveri anche, tra i dolci-simbolo della Sicilia, la cassata siciliana, di cui trovate ricetta e altro in un questo appuntamento di Profumo di Sicilia). Pare che l'origine del cannolo fosse inerente alle festività carnevalesche: non è un caso che il Carnevale sia, quasi sempre, la culla di molte specialità siciliane (e non solo), dal momento che il Carnevale, il momento più destabilizzante e liberatorio dell'anno, era il periodo in cui ci si poteva "permettere" leccornie simili, eheh! Secondo qualche documentazione a noi pervenuta, pare che lo stesso Cicerone nutrisse grande "venerazione" a questo re della pasticceria siciliana, a cui ancora si porta grande rispetto. E' così buono, che non si può andare in Sicilia e non mangiarne uno! (Se andate in Sicilia, guai a non fare una sosta prolungata in qualche pasticceria rinomata - sarete considerati eretici se non vi sottoporrete al gusto di una cassata o di un eccellente cannolo!). Il cannolo, in poche parole, possiede un involucro di pasta fritta croccante, riempito di solito con ricotta di pecora (io lo preferisco davvero così), oppure (in varianti più "profane") con crema pasticcera o al cioccolato. Io non ho resistito, ed ho voluto preparare i cannoli. Di solito è mia madre ad occuparsi della loro preparazione: tanto di cappello, lei è proprio abituata a farli, da una vita. Io, modestamente, ci ho provato e, dalla vista e dal gusto, vi assicuro che non sono niente male. Prima di salutarvi e di lasciarvi il procedimento, vi invito (se non l'avete fatto) a leggere anche gli altri appuntamento precedenti di Profumo di Sicilia in Rubriche. La Sicilia vi fa una riverenza e vi aspetta. Spero che questa rubrica sia stata di vostro gradimento. Grazie a tutti quelli che mi hanno seguita in questa piccola grande esperienza. Grazie.

Cannoli con ricotta

Ingredienti
- 250 gr di farina 00
- 40 gr di burro
- 1 uovo medio
- 1 albume
- 1 cucchiaio di zucchero
- 1 cucchiaio di olio d'oliva
- 1 cucchiaino di cacao amaro
- 2 cucchiai di marsala
- 2/3 cucchiai d'acqua
- 1 pizzico di sale
- 1 pizzico di bicarbonato
Per friggere
- olio di semi d'arachidi q.b.
Per il ripieno
- 600 gr di ricotta fresca di pecora
- 60 gr di zucchero a velo San Martino
- 1 pizzico di cannella
Per la decorazione
- zucchero a velo q.b.
- farina di pistacchio q.b.
- cannella q.b.

Preparazione. Cominciate dall'impasto. In una ciotola mettete farina, zucchero, cacao, sale e bicarbonato. Mescolate bene. Aggiungete il burro a pezzetti, l'olio, e strofinate il tutto con le mani. Al centro mettete l'uovo, l'acqua e il marsala. Impastate fino a formare un panetto liscio, omogeneo ed elastico. Coprite con pellicola e mettete da parte per qualche minuto. Nel frattempo setacciate la ricotta, aggiungete lo zucchero a velo, la cannella e mescolate bene. Ponete in frigo questa crema liscia e vellutata. A questo punto prendete il panetto e stendete col mattarello una sfoglia sottilissima. Ricavate dei cerchi di circa 12 cm di diametro. Dall'impasto ne potete ottenere circa quindici. Riscaldate una pentola con bordi alti, piena d'olio di semi d'arachidi. Usando le cosiddette "canne" (non pensate male, voi!) che potete vedere in foto oppure i cilindri da cannolo in acciaio, appoggiate al centro di ciascuno il cerchio di pasta. Piegate i due lembi, bagnandoli con un po' di albume sbattuto. Premete i lembi, altrimenti il cannolo si aprirà. Friggete ad uno ad una in olio bollente, ruotandoli continuamente per non bruciarli. Sfilateli dal cilindro e scolateli in carta assorbente. Riempiteli della crema di ricotta con un sac à poche e decorate spolverando con zucchero a velo e cannella, e immergendo la punta dei cannoli in farina di pistacchio. P.s. Io non l'ho fatto, ma dentro il ripieno si possono mettere gocce di cioccolato oppure pezzi di canditi.
Bon appètit.

Con questa ricetta partecipo al Contest Ricette e Ricotta


14 commenti:

  1. Ciao Carmela,
    sono stata una volta sola in Sicilia, tanti anni fa e il tuo post e i meravigliosi cannoli (mi fai venire l'acquolina) mi fanno venire tanta voglia di andarci!
    Un bacino,
    Cri

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    1. Torna, Cri, e ti farò assaggiare i miei cannoli ^^ Un bacino anche da parte mia!

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  2. La foto di apertura è uno splendore e rispecchia perfettamente la poesia.
    Complimenti per il post e per questi cannoli che sono semplicemente irresistibili! :)

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    1. Loredana sei splendida come sempre :) Mi fa tanto piacere il tuo commento!

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  3. fantastici!!! Vado di corsissima ad aggiungerli alla lista dei partecipanti.
    Grazie per la ricetta , in bocca al lupo :)

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    1. Sono contenta che tu li abbia apprezzati per il contest :)

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  4. Mamma quanto mi piacciono!!!
    Bravissima, sono invitantissimi!!
    Un abbraccio e buona serata
    Carmen

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  5. Carmela, ma sei bravissima! Questi cannoli sono spettacolari, una poesia!

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  6. posso obiettare? 60 gr di zucchero in 600 di ricotta? non credo sia giusta la proporzione

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    1. Lei è libera di obiettare quanto e come vuole. Io non seguo proporzioni dettate dall'alto, ma solo i miei gusti e le mie tradizioni. Come ho scritto rispondendo al suo commento su Cappuccinoecornetto, non ritengo che il mio sia un errore, ma soltanto questione di gusti e di scelte.

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  7. Che bel post.... e complimentissimi!!! Una domanda: ma le canne dove si possono trovare??? Grazie.

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