domenica 30 dicembre 2012

Profumo di 2013

2013. Manca poco e comincerà. Alla faccia dei Maya, il 2013 arriva turbolento. Non mi va di parlare di propositi, non faccio liste che so di non poter rispettare. Invece mi propongo di continuare in questa esperienza meravigliosa, in una continua ricerca di serenità. E' proprio questa che ci auguro: nonostante la crisi, le stragi, le difficoltà del quotidiano, gli intoppi, gli imprevisti, la sorte e la paura, nonostante tutto, spero che troveremo sempre la serenità, spero che sapremo scovarla e tirarla fuori dal cilindro di un sorriso. Sorriderò di più, in questo nuovo anno, sì, voglio sorridere. Lo sto già facendo, so che volete farlo anche voi. Allora non abbiate timore, pensate a qualcosa di bello, a qualcosa di vostro, di irripetibile. Pensate alla bontà di un piatto che fareste ogni volta, pensate a quello e godete d'un briciolo di felicità. Nonostante tutto, davvero. E vedremo, vedremo che il 2013 ci sembrerà perfettamente vivibile, familiare, sereno. Vi auguro un anno nuovo felice il più possibile, altri 365 giorni di vita vera, che, nonostante tutto e sempre, va vissuta col sorriso.

sabato 29 dicembre 2012

Cavatielli verdi con crema alla mozzarella di bufala



Venerdì ... spinaci! Eh, sì, stamattina, alla buon'ora, li ho raccolti freschi freschi dal mio orto. Non vi dico che verde, che colore: non potevo non farne una ricetta. Venerdì spinaci, ecco cosa mi son detta. Allora ho optato per la pasta fatta in casa: adoro la magia di impastare con le mani, per poi ottenere forme di pasta sempre diverse. Ho provato, stavolta, i cavatielli, che, dalle mie parti, chiamiamo, più tipicamente, "cavatieddi". Il condimento è d'una leggerezza unica: la mozzarella di bufala, col suo sapore unico, rende questo un primo piatto semplice e ben gustoso.


Ingredienti
Per i cavatielli
- 300 gr di farina di semola
- 3 uova
- 2 mazzetti di spinaci
Per la crema
- 250 gr di latte
- 1/2 cucchiaio di farina 00
- 1 pizzico di sale
- 120 gr di mozzarella di bufala
- noce moscata q.b.
- 30 gr di burro

Preparazione. Pulite e lessate gli spinaci. Riduceteli, poi, in purea. Su una spianatoia formate la classica fontana con la farina, unite le tre uova alla purea di spinaci ormai fredda. Lavorate bene il tutto e ottenete un panetto ben compatto. Da questo prendere un pizzico di pasta, quanto basta per fare una pallina piccola come una nocciola. Poi, con l'aiuto di due dita, premete e strisiate fino a ottenere la tipica forma del cavatiello. Dopo aver completato questa operazione, preparate il condimento. In un pentolino mettete il latte, la farina, il burro, la noce moscata. Mescolando portate ad ebolizzione. Tagliate a piccoli pezzi la mozzarella di bufala e unitela alla crema che è sul fuoco. Mescolate sempre finché la mozzarella non si sarà sciolta del tutto, dando gusto e corposità alla crema. Nel frattempo bollite in acqua salata i cavatielli. Infine conditeli con la crema alla mozzarella che avete preparato. Spolverate, se volete, con un pizzico di noce moscata. Bon appetit.


Con questa ricetta partecipo al Contest: Sua maestà la mozzarella di bufala


mercoledì 26 dicembre 2012

Yorkshire pudding con ricotta, noci e datteri



Esatto, for an english breakfast. Così ho cominciato la mia giornata, oggi che è Santo Stefano. Ho passato due giorni a "rimpinzarmi" con leccornie fantastiche, mie e altrui. Come forse vi avevo annunciato, per la cena del 24 ho avuto ospiti ed ho dovuto mettermi all'opera. Devo dire che il mio blog mi è stato di enorme aiuto: è un mondo a cui posso attingere, è uno spazio di fantasia e creazione che può essere tanto utile. Per l'occasione, oltre a preparare le mie impanate, di cui vi ho parlato e che vi ho mostrato qualche post fa, ho rispolverato due ricettine tanto cliccate da voi e da me tanto amate: Pretty pomodori spumeggianti e Involtini di vitello con mascarpone al pistacchio. I miei ospiti sono rimasti sbalorditi, ed io sono tanto orgogliosa della semplice bontà che ho saputo regalare loro. Il pranzo di Natale è stato organizzato dalla mia cara mamma, altra cuoca eccezionale, che ha dato il colpo di grazia alla nostra pancia già troppo piena! Ma adesso veniamo ai pudding. Non li avevo mai cucinati prima, anche se conoscevo la ricetta. Non mi aspettavo di ottenere una consistenza magnifica, così diversa da qualunque muffin di sorta. Sono rimasta estasiata e sorpresa, molto contenta. La ricotta rende l'impasto dolce e morbidissimo, noci e datteri sanno così di Natale, che non ho potuto non usarli (anche perché ne ho una scorta in dispensa, questo genere di cose sgranocchianti piacciono molto nel periodo di festa). L'accompagnamento dolcissimo non è da escludere, vi invito a provare. Bene, con questi pudding partecipo ad un contest delizioso. Se volete votare i miei pudding, cliccate nel banner che trovate alla fine di questo post e lasciate lì un commento indicando il mio codice di riferimento, che trovate scritto nell'elenco sottostante. Ve ne sarei grata, grazie sempre dell'attenzione che mostrate, anche solo con poche parole. Adesso bando alle ciance, è ora di vedere come ho preparato i miei pudding.


Ingredienti
Per i pudding
- 1 uovo
- 1 tazza di farina 00
- 1 tazza di latte
- 40 gr di zucchero
- 2 cucchiai di ricotta fresca
- 1 cucchiaino di lievito per dolci
- 10 noci
- 5 datteri
Per la crema d'accompagnamento
- 3 cucchiai di ricotta fresca
- 1 cucchiaio di zucchero a velo
- gherigli di noce q.b.
- datteri q.b.
- latte q.b.

Preparazione. Mescolate l'uovo, lo zucchero, la ricotta, la farina, il latte, il lievito. Infine i datteri e i gherigli di noci tagliati a pezzettini. Imburrate degli stampini per muffin, versate il composto, per 3/4, e infornate a 200° per circa venti minuti. Accompagnate i vostri yorkshire pudding con questa crema: lavorate la ricotta con lo zucchero a velo, con un pizzico di latte, ed infine spezzettate noci e datteri, a vostro piacimento. Bon appetit.

Con questa ricetta partecipo al Contest: Make your own pudding 


domenica 23 dicembre 2012

Profumo di Natale


Ebbene, ci siamo: domani è la vigilia. Devo ammettere che questo periodo di festa passato da food blogger è stato entusiasmante: come e quando ho potuto, ho voluto mostrarvi qualche ricetta tipica del mio Natale, conoscendo anche quelle di altri blog, di altra gente, di altre vite. Questa esperienza sta allargando gli orizzonti, sta affinando la mia vista ed il mio palato, sta re-organizzando il mio modo di vedere la cucina, il cibo, la vita. Grazie a tutti coloro che mi hanno seguito finora e a coloro che verranno ancora. Auguro a tutti un Natale sereno, caloroso, vivo. Il mio profuma di semplicità, una fragranza che rende migliori, che sazia l'anima, che fa sorridere. Sorridete a Natale, continuate a farlo anche quando la festa è finita. Perché? Perché la festa vera non finisce mai, finché amore sentiremo dentro, finché la vita spirerà nei cuori. Buon Natale e, come sempre, bon appetit.

sabato 22 dicembre 2012

Cantucci con fichi secchi, mandorle e cioccolato fondente


Voglia di biscotti. Voglia di impastare. Voglia di infornare. Voglia di frutta secca. Voglia di cantucci, naturalmente. Mi piace, quando li preparo, variare il gusto, con l'aggiunta di diversi ingredienti, che possa rendere sempre migliore la ricetta base. In fondo, come ho imparato dalla mia esperienza in cucina, è la varietà a fare la differenza, a dar vita alla novità, alla sorpresa, ad un sorriso. Allora ho usato i miei buonissimi fichi secchi, conservati da quest'estate, assieme a delle mandorle e dell'ottimo cioccolato fondente. L'aroma ha conquistato ogni stanza della mia casa e respirare è stato più dolce del solito. Sentite anche voi il profumo della semplicità? 

Ingredienti
- 500 gr di farina 00
- 300 gr di zucchero
- 100 di burro ammorbidito
- 150 gr di mandorle sgusciate
- 150 gr di fichi secchi
- 100 gr di cioccolato fondente
- 1 bustina di lievito per dolci


Preparazione. Tagliate a pezzetti i fichi secchi ed il cioccolato fondente. In una ciotola mettete la farina, lo zucchero, il lievito, al centro il burro e le uova. Mescolate bene il tutto e ottenete un impasto compatto. Aggiungete ad esso le mandorle intere, il cioccolato e i fichi. Amalgamate bene. Dividete in tre parti questo panetto e formate tre filoni. Adagiateli su una teglia coperta di carta forno. Infornateli a 180° per circa trenta minuti. Appena sono dorati, sfornateli e lasciateli raffreddare quasi del tutto. Allora tagliateli, ricavando i cantucci. Riponeteli utilizzando la superficie di tutta la teglia (vd. foto) e infornate nuovamente, solo per il tempo necessario a dorarli meglio ambo i lati. Lasciateli raffreddare e conservateli in una scatola di latta. Bon appetit.

Con questa ricetta partecipo al Contest: Tutti i biscotti che vuoi




mercoledì 19 dicembre 2012

Broccoli di casa mia #4: Gratin di broccoli



Riprendiamo con la rubrica semi-seria sui miei broccoli. Questa è la quarta ricetta che vi propongo, e diciamo che la sua cremosità si addice perfettamente al mio stato d'animo: mancano sei giorni, meno di una settimana e sarà Natale. Sapendo benissimo che sotto queste feste, tra inviti, visite, cene e pranzi vari, sarò "costretta" ad abbuffarmi di delizie e golosità natalizie, in questi giorni mi sto mantenendo con dei piatti quotidiani semplici e sempre a base di verdura. Diciamo che questo piatto non è proprio light (no, non lo è, se considerate mozzarella e besciamella convolate a nozze) ma di sicuro irresistibile e dall'aspetto lieve, non esprime pesantezza o eccessività. Gustiamolo insieme, la sua morbidezza e il suo candore ci coinvolgeranno in una tormenta di pace.




Ingredienti
- Per il gratin
- 3 mazzetti di broccoli
- 2 mozzarelle di bufala
- burro q.b.
- grana padano q.b.
- sale e pepe q.b.
Per la besciamella
- 1 l di latte
- 3 cucchiai colmi di farina 00
- 80 gr di burro
- noce moscata q.b.
- sale e pepe q.b.

Preparazione. Lavate e pulite i broccoli. Cuoceteli (ma non troppo) in acqua bollente salata. Scolateli e adagiateli su una pirofila di vetro da forno, in cui avete messo prima alcuni fiocchetti di burro. Tagliate la mozzarella a dadini e cospargete i broccoli con questi. Spolverate con una buona manciata di grana padano ed un po' di pepe. A questo punto preparate la besciamella. In una pentola versate il latte, mettete un pizzico di sale, un po' di pepe, noce moscata, tre cucchiai colmi di farina. Con l'aiuto di una frusta mescolate per non avere grumi. Tagliate il burro a pezzetti e inseritelo. Accendete il fuoco e, sempre mescolando, portate ad ebollizione. Versate la vostra besciamella sui broccoli, aggiungete un'altra manciata di grana. Infornate a 180° e sfornate quando la superficie del gratin è ben dorata. Servite caldo e bon appetit.

Con questa ricetta partecipo al Contest: Sua maestà la mozzarella di bufala


lunedì 17 dicembre 2012

Schiacciata alle segale selvatiche



Non può mancare la schiacciata sulle tavole natalizie dei siciliani. Sì, "schiacciata", avete capito bene, così si chiama l'impanata nel catanese. E' una ricetta tipica della Vigilia, molto probabilmente anche io la replicherò per i miei ospiti, tra i vari secondi. L'uso delle segale selvatiche è d'obbligo: questa verdura cresce spontaneamente nelle nostre zone, ha un gusto dolciastro, assomiglia un po' agli spinaci, ma il suo colore è più delicato. Per rimanere nella tradizione, avrei anche potuto usare della tuma o del pecorino speziato, ma io ho voluto variare un po' con gli ingredienti. Ne è venuto fuori un piatto scoppiettante, ben saporito. Gustarla significa per assaporare già l'atmosfera del 24 dicembre, vi regalo quindi questa dolcissima sensazione.


Ingredienti
Per il panetto
- 600 gr di farina di semola rimacita
- 1 cubetto di lievito di birra
- 70 gr di olio evo
- 1 pizzico di sale
- 1 cucchiaino di zucchero
- 350 gr di acqua
Per il ripieno
- 3 mazzetti di segale
- 10 pomodori secchi
- 8 olive nere
- 1 cipolla bianca
- 2 mozzarelle di bufala
- parmigiano reggiano q.b.
- olio evo q.b.
- pepe nero q.b.
- sale q.b.

Preparazione. In una spianatoia mettete la farina e formate una fontana. In un angolo lasciate un pizzico di sale, al centro versate l'olio d'oliva e aggiungete il lievito di birra sciolto in acqua tiepida con un cucchiaino di zucchero. Impastate il tutto, lavorate energicamente per formare un panetto compatto. Mettetelo in un recipiente, copritelo con pellicola e lasciatelo a lievitare per un'ora, in un luogo tiepido, usando anche un plaid. Nel frattempo lavate bene la vostra verdura, cuocetela in acqua bollente salata. Lasciatela un po' al dente. Scolatela e mettetela da parte, per farla raffreddare. In una padella soffriggete la cipolla tagliata finemente con un po' d'olio evo. Salate e pepate. Tagliate le olive e eliminate il nocciolo. Fate a pezzetti i pomodori secchi. A questo punto il panetto sarà raddoppiato, quindi dividetelo in due parti e ricavatene due dischi. Adagiate uno di essi su una teglia oliata e mettete le segale ben strizzate, le olive nere, la cipolla, i pomodori, le mozzarelle a quadrotti, una manciata di parmigiano. Irrorare con un po' d'olio evo e coprite col secondo disco. Chiudete bene ai bordi e con una forchetta punzecchiate la superficie. Fate un buchino al centro della schiacciata. Infornate a 120° per circa tre quarti d'ora (è pronta quand'è dorata sopra e sotto). Servitela calda e bon appetit.

Con questa ricetta partecipo al Contest: Sua maestà, la mozzarella di bufala


domenica 16 dicembre 2012

Praline al cocco speziate


Non ci credo, mancano solo nove giorni. Il Natale si avvicina, il tempo passa in fretta e non è mai abbastanza: naturalmente sono nella fase delle compere degli ultimi giorni, disperatamente in ricerca di regali. L'euforia mi ha coinvolta come pensavo, tant'è che non sono riuscita a preparare questo post prima di oggi. Queste praline sono state una gioia, perfette nel contesto natalizio: ultimamente amo giocare con le spezie, mi diverte. Le faccio spesso durante le feste, se ne vanno via come le ciliegie, inutile dirlo. Non so ancora quali saranno le portate del mio cenone (altro elemento che aumenta la tensione gioiosa di questi giorni) ma di sicuro qualche dolcetto di questo genere non mancherà. Uno sfizio indispensabile. 


Ingredienti
Per c.a. 25 praline
- 175 gr di biscotti secchi
- 2 cucchiaini di zenzero 
- 1 cucchiaino di cannella 
- 1 cucchiaino di chiodi di garofano
- 80 gr di farina di cocco
- 30 gr di cacao amaro
- 80 gr di zucchero
- 50 gr di burro sciolto
- 2 albumi d'uovo
Per la decorazione
- mandorle q.b.
- farina di cocco q.b.
- cacao amaro q.b.

Preparazione. Montate gli albumi a neve. In una ciotola mettete i biscotti tritati finemente, lo zenzero, la cannella, i chiodi di garofano, lo zucchero, il cocco, il cacao amaro. Mescolate e aggiungete il burro sciolto e i due albumi montati a neve. Ottenete un impasto ben compatto. A questo punto prendetene un po' e formate delle palline (la grandezza deve essere minore di quella di una noce). Passatele nel cocco o nel cacao amaro. Decorate alcune con qualche mandorla intera. Tenetele in frigo, se non dovete servirle subito. Bon appetit.

sabato 8 dicembre 2012

Linguine al pesto rustico



Stamattina pioveva. Io addobbavo l'albero e fuori pioveva. Luccicavano le strisce innevate degli addobbi e la pioggia creava un'atmosfera soffusa e rilassante. La radio accesa dava qualche canzone di Natale, le mie labbra si muovevano al ritmo consueto ed impareggiabile. Le ore sono trascorse piacevolissime e tutto è andato come previsto. Solo un piccolo dettaglio mi ha un po' irritata: qualche lucina dell'albero si è fulminata inaspettatamente, qualche ramo dell'albero rimarrà al buio, stanotte. Va bene, cose che capitano! A continuare il tepore di questa giornata, è il calore che emana il mio camino, davanti al quale sto scrivendo questo post. Diciamo che questa, oggi, è la pace dei sensi. Non si può chiedere di più, a dicembre. O forse sì. Forse due linguine sotto l'albero. Vi assicuro che queste linguine hanno accentuato l'amenità di questo sabato. Dopo aver completato la sistemazione dell'albero, mi sono ritrovato all'ora di pranzo senza niente pronto in tavola. Il pesto, in questi casi, risolve ogni problema: pomodori secchi e rucola fresca, una bontà. L'acqua si è data subito da fare, le linguine si son cotte alla velocità della luce. In pochissimo tempo eravamo intenti a svuotare i nostri piatti. Le mie dita son piene di brillantina rossa: non ho nessuna voglia di togliermi di dosso il profumo del Natale che arriva.


Ingredienti
Per quattro persone
- 2 manciate di rucola fresca
- 5 pomodori secchi
- olio evo d'oliva q.b.
- 1 cucchiaio di grana
- 1 manciata di mandorle
- sale e pepe q.b.
- 300 gr di linguine

Preparazione. Mixate insieme la rucola, i pomodori, la grana, le mandorle e versate man mano l'olio d'oliva, fino ad avere la consistenza che preferite. Salate, pepate. Cuocete le linguine in acqua salata. Scolatele e conditele col vostro pesto. Bon appetit.



venerdì 7 dicembre 2012

Tarte al cioccolato con ricotta e crema di marroni



Sì, domani è il grande giorno. Domani comincia ufficialmente per me il Natale. Domani sera vedrò il mio albero (addobbato con molta cura e fatica - lavoraccio che mi ruberà tutta la mattinata!) scintillare come un ammasso di stelle tutto per me, a casa mia. Domani sentirò l'atmosfera natalizia impadronirsi delle ore dei giorni a venire. Sì, avete capito bene: sono entusiasta (come se fosse la vigilia, ecco!). Adesso, tanto per rimanere in tema, vi propongo un dolce di mia invenzione che ha catturato il palato dei miei familiari: la tarte era abbastanza grande, ma avevano intenzione di divorarla tutta in una volta. Fortunatamente l'ho impedito, non mi andava di vedere in fumo, in così poco tempo, la mia "opera". Domattina a colazione, mio malgrado, sarà naturalmente spazzata via ed il frigorifero non la conterrà più. Beh, in fondo è molto difficile resistere alla frolla al cioccolato, alla ricotta mista alla crema di marroni. Davvero, non si può. Ed ora capirete il perché.


Ingredienti
Per la frolla
-140 gr di farina 00
- 50 gr di zucchero a velo
- 15 gr di cacao amaro
- 100 gr di burro freddo
- 1 bustina di vanillina
- 1 tuorlo
Per la crema
- 300 gr di ricotta di pecora
Per la decorazione
- panna montata q.b.
- cioccolato fondente q.b.
- marrons glacés q.b.

Preparazione. In una ciotola mescolate la farina, lo zucchero a velo, il cacao, la vanillina, il tuorlo e il burro freddo a pezzettini. Lavorate rapidamente senza riscaldare troppo l'impasto. Formate un panetto e lasciatelo riposare per almeno due/tre ore. Nel frattempo preparate la crema, unendo alla ricotta la crema di marroni. Montate la panna e con il cioccolato fondente, sciolto a bagnomaria, fate dei decori a vostro piacere. Riposato il panetto, stendetelo e mettelo in uno stampo da tarte, imburrato ed infarinato. Con la forchetta punzecchiatene la superficie. Coprite con della carta forno e riempite di fagioli. Infornate a 180° per quindici minuti. Sfornatela, lasciatela raffreddare e farcitela con la crema di ricotta e marroni. Decorate a piacere, utilizzando la panna montata, strisce di cioccolato, anche degli ottimi marrons glacés. Bon appetit.

Con questa ricetta partecipo alla Raccolta di Cucina e Cantina


domenica 2 dicembre 2012

Profumo di Sicilia: Pasta coi broccoli alla catanese

Benvenuti al terzo appuntamento mensile con la nostra rubrica Profumo di Sicilia (che stavolta si incrocia con quella di Broccoli di casa mia, dato l'uso dei broccoli nella ricetta!). Questo mese vi faccio fare un giretto per le vie della mia città (eh, sì, la mia!), la bella Catania. 

Uno squarcio di splendido Mar Ionio la bagna; atmosfera caotica e a volte malinconica al punto giusto; colma di tipicità e assolute particolarità; ricca di bellezze architettoniche mozzafiato. Basti pensare alla magnifica Piazza Duomo (che vedete in foto), con la famosa fontana dell'Elefante (simbolo della città), oppure alle innumerevoli chiese, soprattutto a quelle dedicate alla patrona, Sant'Agata; spaziose le piazze, famose le vie di shopping e passeggio (Via Etnea, Corso Italia, Corso Sicilia); affollati e calorose i mercatini, la pescheria, la Fera 'o Luni, luoghi di incontro, di scambio, di novità. Eccelso il Teatro Massimo Vincenzo Bellini; di notevole fascino il Castello Ursino e il Palazzo Manganelli; per non parlare della Catania antica, e delle rovine. Che dire ancora? Una città d'arte, di cultura, una città viva. 

Dal punto di vista gastronomico c'è l'imbarazzo della scelta. Andiamo dalle famosissime minnuzze e le olivette di Sant'Agata, alle scacciate e agli arancini di ogni tipo, fino agli iris, alle raviole alla ricotta, alle innumerevoli ricette a base di pesce. Tra le varie cose, il broccolo è un ortaggio molto usato (anche assieme al cavolfiore viola) nella cucina catanese, pertanto la scelta di questo mese è caduta su un primo piatto davvero appetitoso a base di broccoli, ricotta e salsiccia, con un gusto molto particolare per la commistione dei sapori e degli ingredienti. Naturalmente è d'obbligo la manciata finale di pangrattato (a muddìca tostata). Prepariamo insieme questo piatto. 


Pasta coi broccoli alla catanese


Ingredienti
Per quattro persone
- 350 gr di rigatoni
- 1 mazzetto di broccoli
- 200 gr di ricotta di pecora
- 200 gr di salsiccia di suino
- 1 cucchiaio di concentrato di pomodoro
- olio extravergine d'oliva q.b.
- 2 spicchi d'aglio
- sale e pepe q.b.
- pangrattato q.b.


Preparazione. Bollite in acqua salata i broccoli tagliati a pezzetti. Scolateli e metteteli da parte. In un padellino antiaderente tostate il pangrattato (circa quattro cucchiai saranno sufficienti) a fuoco basso, sempre mescolando. Mettetelo da parte. In una padella versate abbondante olio dove soffriggete l'aglio in camicia con la salsiccia, priva della sua pelle, tagliata a pezzetti. Aggiungete un cucchiaio di concentrato, mescolate bene. Togliete l'aglio e mettete da parte. Cuocete la pasta in acqua salata. In una ciotola mettete la ricotta con qualche cucchiaio di acqua di cottura dei rigatoni e lavoratela con l'aiuto di una forchetta. Quando la pasta è pronta, scolatela. Aggiungete la ricotta, i broccoletti, la salsiccia. Servite spolverizzando con pangrattato tostato e bon appetit.

venerdì 30 novembre 2012

Bacon rollè di lonza con spinaci, patate e purè al rosmarino



Conto alla rovescia per l'inizio ufficiale allo "scoperchiamento" di molteplici scatoloni pieni del profumo del Natale passato. Li ho già in bella mostra, non potete immaginare quanto io mi stia trattenendo! Non vedo l'ora di addobbare il mio albero e, attorniata da questa atmosfera magica ed ineguagliabile, preparare il cenone. Eh, sì, molto probabilmente anche quest'anno sarà mio compito occuparmene (e già mi brillano gli occhi!). A pensarci bene, questo è il primo Natale da quando ho il blog, ciò mi rende molto contenta ed entusiasta. Avremo naturalmente tempo e circostanze per trattare benissimo il tema natalizio. Oggi, però, possiamo fare un primo "assaggio", vi va? Vi presento questa sera un secondo piatto di mia umilissima invenzione, portata forte delle mie cene natalizie. Di solito piace a tutti: è croccante (grazie alla pancetta), è morbido (grazie alla lonza, delicatissima), si scioglie in bocca (grazie agli spinaci e alla patate). Ha anche un suo sapore appetitoso e piccante, quel poco che basta per dare una spinta in più e per far arrossire bonariamente le guance. Ho deciso di accompagnarlo con un semplice ma inusuale purè, aromatizzato al rosmarino, una spezia usata anche nella carne, che dona un'aroma buonissimo a tutta la pietanza.


Ingredienti
Per il rollè
- 600 gr di lonza a fette
- 160 gr di pancetta tesa a fette
- 120 gr di scamorza affumicata a fette
- 1 mazzetto di spinaci freschi
- 4 patate di media grossezza
- 3 cucchiai di parmigiano grattuggiato
- peperoncino q.b.
- rosmarino tenero q.b.
- alloro q.b.
- sale q.b.
- olio evo q.b.
Per il purè
- 800 gr di patate
- 80 gr di burro
- latte q.b.
- sale q.b.
- rosmarino tenero q.b.


Preparazione. Bollite le patate in acqua salata, sbucciatele, schiacciatele e unite parmigiano, peperoncino e rosmarino spezzettati finemente. Mettete allora da parte questo composto.Tagliate un foglio di carta forno di una grandezza esauriente. Al centro allineate le strisce di pancetta, mettendole a scalare, creando con queste un rettangolo. Su queste adagiate, sempre a scalare, le fette di lonza, seguendo la forma precedente. Sopra adagiate gli spinaci lavati e asciutti, coprendo tutta la superficie. Fate lo stesso con le fette di scamorza e con il composto di patate che già avete preparato. Arrotolate il vostro rollè, ponete sopra due rametti di rosmarino, una foglia d'alloro, cospargete con un pizzico di sale, irrorate con un filino d'olio extravergine d'oliva, e chiudetelo con la carta forno formando una caramella, legando i due lati e usando lo spago per sigillare meglio la parte centrale. Infornate a 180° per un'ora circa (io ho posto il rollè in una teglia da plumcake, in modo tale da non fargli perdere mai la sua forma e tenerlo ben fermo). Nel frattempo preparate il purè. Bollite in acqua salata le patate per circa venti minuti (ma verificate la cottura con uno stecchino di legno). Scolate le patate, sbucciatele, schiacciatele con lo schiacciapatate, mettetele in una pentola e aggiungete latte bollente, abbastanza da avere un purè non troppo liquido. Mescolate in continuazione, aggiustate di sale. Infine aggiungete il vostro burro, fatelo sciogliere. Una volta tolto dal fuoco il purè, arricchitelo con il rosmarino tenero tagliuzzato finemente. Tirate fuori dal forno il vostro rollè, tagliatelo a fette e servitelo col purè caldo. Bon appetit.

Con questa ricetta partecipo al Contest: Il forno delle feste


sabato 24 novembre 2012

Muffins alla mela



Sabato pomeriggio. Niente di interessante in televisione; fantastica giornata autunnale fuori dalla finestra; stomaco brontolante; qualche mela reduce da ricette precedenti; dolcissimi pirottini da muffins. Che fare? Ma certamente! Muffins Mania! Allora mi sono messa a fare un impasto dolcioso per divertirmi un po'. Una manciata di pinoli e via, tutti in forno. Dopo il successo in famiglia dell'(in)solita crostata di mele, eccomi di nuovo al lavoro con questo frutto memorabile. Sono dei muffins semplicissimi, niente di straordinario, però mi assicurano che tirano su il morale.






Ingredienti
- 180 gr di farina 00
- 20 gr di farina di mandorle
- 2 uova
- 1 mela
- 200 gr di panna
- 180 gr di zucchero di canna
- 2 cucchiaini di lievito per dolci
- burro q.b.
- pinoli q.b.

Preparazione. Tagliate la mela a fettine e spolverizzatela con un cucchiaio di zucchero ed uno di farina. In una ciotola sbattete le uova e aggiungete la panna, lo zucchero, la farina, il lievito. Mescolate bene il tutto. Infine aggiungete le fettine di mela finissime. Imburrate e infarinate i pirottini, riempiteli col composto (fino ai 3/4). Guarnite con i pinoli e infornate a 180° per circa venti minuti. Sfornateli, lasciateli raffreddare e spolverizzate con zucchero a velo, se volete. Bon appetit. 

giovedì 22 novembre 2012

Bocconcini di riso e zucca su vellutata arancio



Ormai sono entrata pienamente nel clima autunnale e questo piatto ha il sapore della leggerezza di questo periodo dell'anno. Il sole tramonta prestissimo (già alle 17.00 sembra notte!), un venticello spira, a volte qualche pioggerella improvvisa picchietta contro le finestre. In quest'atmosfera non c'è niente di meglio di una vellutata calda, leggera e limpida, col colore di quel tramonto precoce che giunge ogni pomeriggio, come letto per piccoli bocconcini di riso alla zucca. Notate nella foto anche una mia zucca adorabile, che viene naturalmente dal mio orto variopinto e sempre aggiornato. Alors, vediamo come immergerci in questa semplicità che scalda una bella serata. Come questa.

Ingredienti
Per i bocconcini
- 200 gr di riso arborio
- brodo vegetale
- 1 fettina di zucca
- burro q.b.
- olio evo q.b.
- olio per frittura q.b.
- pangrattato q.b.
- 100 gr di provola 
- sale q.b.
Per la vellutata
- 300 gr di zucca
- 2 patate medie
- 1/2 cipollotto
- 1 rametto di rosmarino 
- peperoncino rosso q.b.
- olio evo q.b.
- sale q.b.


Preparazione. Innanzitutto occupatevi della preparazione di un buon risotto alla zucca. Tostate in un tegame il riso con un po' d'olio d'oliva. Aggiungete la zucca, tagliata finemente. Man mano versate il brodo vegetale, aggiustate di sale. Mescolate continuamente per circa quindici minuti. Appena il riso è ben cotto e compatto, spegnete il fornello, aggiungete una noce di burro. Lasciatelo raffreddare. Nel frattempo in un altro tegame soffriggete con un filo d'olio d'oliva il cipollotto, le patate e la zucca tagliate a pezzettoni. Aggiungete un pizzico di peperoncino, poi mezzo bicchiere d'acqua. Cuocete bene le vostre verdure a fuoco moderato, mescolando ogni tanto. Cinque minuti prima della fine della cottura aggiustate di sale e aggiungete un piccolo rametto fresco e tenero di rosmarino. Togliete allora il tegame dal fuoco e, dopo qualche minuto, usate il frullatore ad immersione per ottenere una vellutata omogenea e profumata. Il vostro risotto si sarà raffreddato, perciò unite a questo piccolissimi pezzetti di provola. Con le mani formate dei bocconcini grandi quanto una noce. Passateli nel pangrattato e friggeteli in olio abbondante (io uso olio evo oppure quello di arachidi). Appena sono pronti serviteli accanto alla vellutata calda. Bon appetit.

Con questa ricetta partecipo al Contest: Colors and food, Arancio



domenica 18 novembre 2012

La (in)solita crostata di mele



Finalmente torno su questa tastiera a scrivere a voi lettori, sempre presenti anche quando io stacco un po' la spina. Sono mancata troppo dal blog, non potete immaginare quanto sentissi la mancanza. Basta, stasera ho ritagliato questo tempo per voi, foodbloggers in ascolto! Pomeriggio ho gustato questa crostatina niente male, solita o insolita lo decidete voi, ecco. Non avete mai avuto la sensazione di dovervi cucinare qualcosa di terribilmente autunnale e caloroso (come la tipica crostata di mele) da mordicchiare davanti al libro che state leggendo? Sì, allora lo lasciate incantate, mettete il segnalibro e correte a stendere la pasta frolla, a tagliare le mele, a spruzzare tutto di cannella. Ecco a voi sua maestà (molto modesta e umile, ve lo assicuro) la crostata di mele, semplicemente a modo mio.


Ingredienti
Per la pasta frolla
- 125 gr di farina 00
- 50 gr di zucchero
- 60 gr di burro
- 1 bustina di vanillina
- 1 uovo
- sale q.b.
Per il ripieno
- 2 mele golden
- 2 cucchiai di zucchero 
- cannella q.b.
- 5 biscotti al burro (tipo oro sawia)
- burro q.b.
- mandorle a scaglie q.b.
- zucchero a velo q.b.


Preparazione. Create una fontana con la farina e al centro unite lo zucchero, l'uovo, la vanillina, il sale e il burro freddo tagliato a pezzetti. Impastate il tutto lavorando velocemente il vostro impasto per evitare che si riscaldi eccessivamente. Ottenete un composto omogeneo, copritelo di pellicola trasparente e lasciate riposare in frigo per almeno mezz'ora. Trascorso questo intervallo, stendete la pasta su una carta forno e fatela di una circonferenza più grande di quella della tortiera in cui la cuocerete. Inserite allora le mele sbucciate e tagliate a quadretti, sbriciolate i vostri biscotti in modo omogeneo, spolverate con lo zucchero e un pizzico di cannella. Ricoprite con fiocchi di burro e le scaglie di mandorla. Abbassate i bordi. Ponete la crostata in forno a 180° per circa venti minuti. Sfornate e lasciate raffreddare. Spolverate con leggero zucchero a velo. Bon appetit. 

domenica 4 novembre 2012

Dolcetti speziati con cioccolato bianco e gelatina alla melagrana



Voglio il Natale. Voglio mettermi ai fornelli e sfornare dolci all'impazzata. Sì, okay, okay: siamo appena all'inizio di Novembre. E intanto mi sbizzarrisco con le mie melagrane, neanche fosse capodanno. A questo punto credo che quella sera me ne papperò abbastanza (se ne rimarranno!). Stamattina mi sono data da fare e sono nati questi dolcetti: anche solo un boccone basta per provare un gusto speciale, a mio avviso. Devo dire che i biscotti di pan di zenzero sono davvero deliziosi ( ne farò ancora, mi sono convinta!), per non parlare della gelatina, non so nemmeno come mi sia venuta l'idea. Beh, allora procediamo, scopriamo insieme come assemblare il profumo di spezie, l'essenza di cioccolato bianco e il dolce succo della melagrana.


Ingredienti
Per i biscotti di pan di zenzero
- 180 gr di farina 00
- 80 gr di miele
- 1 uovo medio
- 80 gr di zucchero
- 1/2 cucchiaino di bicarbonato
- 70 gr di burro
- 1 cucchiaino di cannella
- 1/2 cucchiaino di chiodi di garofano
- 2 cucchiaini di noce moscata
- 1 cucchiaino di zenzero in polvere
- pizzico di sale
Per la gelatina alla melagrana
- 5 melagrane
- 4 cucchiai rasi di zucchero
- 2 cucchiai colmi di maizena
Per la decorazione
- 100 gr di cioccolato bianco 
- chicchi di melagrana q.b.


Preparazione. Cominciate dalla gelatina, dovrà essere fredda quando la userete. Sbucciate le melagrane e prendete tutti i chicchi. Passateli e ricavate circa 500 gr di succo. Aggiungete a questo lo zucchero e la maizena. Versate in un pentolino e sempre mescolando portate a completa ebollizione, fino ad ottenere la vostra gelatina. Versatela su una teglia e stendetela fino a raggiungere uno spessore di circa 1 cm. Lasciate raffreddare e mettete in frigo, per almeno due ore. Allora, a fine di questo intervallo, ricavate le forme che desiderate usando delle formine da biscotti. Adesso preparate i biscotti. In una ciotola mettete la farina, lo zucchero, tutte le spezie, il bicarbonato, il burro tagliato a tocchetti freddo, il miele. Cominciate a mescolare e ottenete un composto bricioloso. Aggiungete l'uovo e impastate, ottenendo un panetto ben sodo. Ricopritelo di pellicola e ponetelo in frigo per almeno un'ora. A questo punto stendete col matterello una sfoglia di circa mezzo centimetro. Ricavate le vostre sagome usando le stesse formine di prima. Adagiatele su una teglia ricoperta di carta forno e infornate a 180° per circa cinque/dieci minuti (non fateli divenire troppo secchi). Sciogliete a bagnomaria il cioccolato bianco e bagnate la superficie dei vostri biscotti, dove appoggiate la gelatina e coprite con un altro biscotto, sempre immerso nel cioccolato, e decorate subito, prima che s'indurisca, coi vostri chicchi di melagrana. Ponete i dolcetti in frigo, ma tirateli fuori dieci minuti prima del momento di servirli. Bon appetit.


Con questa ricetta partecipo al Contest: Dolcissimi assaggi


Con questa ricetta partecipo al Contest: Le maghe delle spezie


giovedì 1 novembre 2012

Profumo di Sicilia: Arancini all'amarena

Anche questo mese ecco a voi l'appuntamento con Profumo di Sicilia. E' un onore per me parlare della mia regione e proporvi qualche ricetta che magari non è notissima ma che anche io scopro assieme a voi: confido nel vostro interesse da foodblogger per tutto ciò che è cultura e cucina. Ci sono tanti tesori che ci rimangono sconosciuti, incuriosiscono particolari di cui ignoravamo l'esistenza. Per il secondo appuntamento facciamo un piccolo viaggetto fino a Caltanissetta, seconda provincia siciliana di cui qui vi parlo.

Il nome originario è Nissa, come ancora qualcuno la chiama. Siffatto nome ha una storia molto contorta: dominazione arabe e bizantine hanno contribuito in maniera coinvolgente alla denominazione. In ogni caso, Caltanissetta dovrebbe significare, nella traduzione dall'arabo, "Castello delle donne", nome già in uso al tempo dei Normanni. Per questo motivo gli abitanti di questa provincia sono detti Nisseni. Dal punto di vista architettonico, molte sono le chiese presenti, ma tra tutte le strutture quella più caratteristica è inevitabilmente quella che genera più attrazione, per la sua conformazione e antichità, ossia il Castello di Pietrarossa, costruito, per la sua posizione strategica, intorno al IX secolo, dove poi fu collocata la tomba della regina normanna Adelasia. Caratteristica è sicuramente la festa del Santo patrono Michele Arcangelo, che si tiene ogni anno il 29 settembre. Un tempo la manifestazione religiosa era preceduta da digiuni e pratiche molto minuziose, oggi meno forti ma che mantengono comunque un loro perché. Una leggenda dice che l'artista che  si occupò nel Seicento della realizzazione della statua in onore del santo, non riuscendo a modellare il viso in modo che lo soddisfacesse davvero, dopo essersi appisolato per un po', trovò l'opera completata come per miracolo, con un volto meraviglioso. 

Adesso parliamo di cucina: sono innumerevoli le ricette tipiche di Caltanissetta (per esempio le note "fuate nissene", focacce con sarde) ma io ho voluto proporvi una cosa particolare. Sì, Arancini all'amarena, adatti a merenda ma anche a colazione. Arancini siciliani dolci a colazione, bizzarri ma buonissimi, parola mia. E poi volevo tanto fare gli arancini per voi, una vera siciliana non può non amarli. Si possono chiamare anche Arancine, c'è una diatriba immensa sul nome, che ci crediate o no. In ogni caso il gusto impareggiabile è lo stesso! Sono detti così perché ricordano nella forma (se fatti tondeggianti) una bell'arancia di Sicilia. Io ho dato un'altra forma, anch'essa tipica e tradizionale, più a punta. Se non li avete mai assaggiati, rimediate subito, non sapete cosa vi siete persi. Se non li avete mai preparati a casa, vi spiego come fare.

Arancini all'amarena


Ingredienti
Per dieci arancini
- 300 gr di riso arborio
- brodo vegetale q.b.
- confettura di amarene q.b.
- pangrattato q.b.
- 2 uova
- burro q.b.
- olio extravergine d'oliva q.b.
(oppure olio di arachidi q.b.)


Preparazione. Preparate il brodo vegetale. In una casseruola mettete poi dell'olio d'oliva quanto basta per tostare il riso. Mescolate sempre. Dopo qualche minuto, versate pian piano il brodo e continuate a mescolare. Cuocete per circa venti minuti, ottenendo un risotto ben sodo (non liquido). Aggiungete una noce di burro e amalgamate il tutto, versando su un piatto largo a raffreddare. Appena è freddo, bagnatevi le mani con acqua e stendete un pugnetto di riso sul vostro palmo, formando una cavità nel centro. Riempitela con un cucchiaino ben colmo di confettura di amarene. Coprite con un altro pugnetto di riso, cercando, con le mani inumidite, di dare la forma che più volete (a punta, come ho fatto io, ovale oppure tondeggiante). Passate gli arancini nelle uova da voi sbattute e poi nel pangrattato. A questo punto vi consiglio di riporli in frigo per una mezz'ora circa, prima di friggerli. Scaldate abbondante olio d'oliva (o di arachidi, anche se io vi consiglio naturalmente l'olio extravergine d'oliva, che rende gli arancini unicamente profumati) e friggete in esso gli arancini, fino ad ottenere una doratura uniforme. Scolateli e sistemateli su un piatto con carta assorbente. Servite caldi e gustate il cuore di amarene in compagnia, durante la vostra colazione. Bon appetit.


Con questa ricetta partecipo al Contest: Colazione sopraffina non trovo la rima!


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