martedì 14 maggio 2013

Taieddhra con orata, patate e zucchine



Le cozze no. Lo ripeto, perdindirindina: le cozze no. Quando ho scoperto quale era stata la scelta di Cristian, vincitore del mese scorso, per la sfida di maggio, sono stata ben contenta della scelta del suo piatto salentino, a me sconosciuto e per questo interessantissimo, ma dal profondo del cuore ho tirato fuori un rifiuto viscerale: le cozze no. Non è che non mi piacciano (anzi, potessi mangiarle di nuovo ne farei una scorpacciata!), è che ne sono allergica. Un post di qualche mese fa era proprio incentrato su questo, ma, date le circostanze, sento il dovere di riparlarne. Inizialmente entusiasta ed euforica, colta da un fremito da pre-MTC, sono diventata subito ansiosa e preoccupata: temevo che, a causa delle maledettissime (e buonissime, ahimè) cozze, sarei stata costretta a rinunciare alla sfida. Eresia, dolore, disperazione! Non sia mai, non ho nessuna voglia di saltare un MTC, mica si scherza su 'ste cose serie. Con furia scellerata, in preda ai brividi di terrore, ho letto rapidamente il regolamento del mese, con le direttive sulla possibile "contaminazione" della ricetta proposta dal vincitore, sperando con tutte le mie forze che le cozze non fossero obbligatorie. Poi, l'illuminazione, la salvezza, il respiro di sollievo: "Le cozze", ho letto quasi urlando per la felicità, "potete sostituirle". Non mi sono mai sentita così grata nei confronti delle organizzatrici dell'MTC, sempre attente alle intolleranze, sempre precise nelle spiegazioni e sempre accurate nelle loro scelte. E, grazie al cielo, ho potuto anche questo mese fronteggiare l'adorabile sfida dell'MTC, anche senza le cozze, emblema di un ricordo poco simpatico. In effetti, il tema di maggio è proprio il ricordo. 


E quale migliore peggiore ricordo del momento in cui, d'improvviso, gonfiai come una mongolfiera piena di elio? Non è propriamente un ricordo "da ricordare", ma immaginatevi la scena: state mangiando con i vostri cari e, mentre date forchettate capienti al piatto di pesce con crostacei molto invitanti, cominciate a gonfiarvi come un palloncino da bambino, facendo concorrenza ai sommergibili propagandistici o alle più belle bambole gonfiabili (paragoni per nulla rassicuranti). E poi correte in ospedale e, nel tragitto, non vi riconoscete guardandovi allo specchietto. E poi i controlli e poi lo "sgonfiamento" graduale e progressivo, dopo le punture dei dottori. Un'esperienza poco invidiabile, che le cozze mi hanno fatto rimembrare. Ma non con tristezza, s'intende: mi fa sempre molto ridere ricordarmi in quello stato, dovevo essere molto ridicola, in effetti! In ogni caso, anche senza cozze, la mia taieddhra mi è piaciuta tantissimo. Ammetto che, dopo l'esperienza "intollerante" con gamberi e crostacei vari, ho riscoperto e apprezzato sempre di più pesci nobili ma sanissimi: qual è uno che adoro? Ma certo, l'orata! Poche spine (perché grandi ed evidenti) e filetto prelibato. Così mi son data da fare anche stavolta, mettendo un po' di me stessa pur nel rispetto della variegata tradizione salentina. 



Ingredienti
- 200 gr di riso Roma
- 4 patate medie
- 2 orate fresche
- 1 cipolla grossa
- 2 zucchine medie
- 4 pomodorini di Pachino
- manciata di grana 
- peperoncino q.b.
- rosmarino q.b.
- sale q.b.
- olio extravergine d'oliva

Per il brodo di pesce
- testa e lisca delle orate
- 1 carota
- sedano
- alloro q.b.
- 1/2 cipolla
-  pizzico di sale
- Prezzemolo q.b.

Preparazione. Cominciate dalle orate. Sfilettatele e ricavatene quattro filetti puliti e senza pelle. Estraete le possibili spine con la pinza. Mettete da parte. Con le teste e le lische, assieme a carota, sedano, cipolla, alloro, sale e prezzemolo, preparate un buon brodo. Quando è pronto, preriscaldate il forno a 160°. Tagliate allora a rondelle le cipolle, le zucchine e le patate. Mescolatele insieme con olio, sale, peperoncino e rosmarino tritato finemente. Ungete il fondo della pirofila (di coccio se l'avete) con l'olio e fate uno strato con le verdure. Sciacquate il riso in una scodella e fate uno strato sottile sopra le verdure. Mettete anche i pomodorini tagliati e adagiate i filetti, in questo altro strato. Versate tre mestoli di brodo. Spolverate con il grana e fate un altro strato di verdure. Completate il tutto con un altro po' di formaggio grattugiato e irrorate di olio extravergine d'oliva. Infornate a 160° per circa un'ora e mezza. Quando si crea una buona gratinatura superficiale, la taieddhra è pronta. Bon appètit.


Con questa ricetta partecipo alla sfida di maggio dell'MTC, la Taieddhra




28 commenti:

  1. Il momento in cui ti è scoppiata l'allergia deve essere stato terribile, ma come l'hai raccontato qui mi ha fatto davvero ridere... :-)
    Per fortuna non sono allergica a niente, almeno posso mangiare tutti i cibi, cozze comprese che adoro! Ma adoro anche l'orata, carne soda, leggera, delicata... e questa tua cocotte/terrina mi ispira molto, perchè il forno io lo accendo anche il 15 agosto... :D

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    1. Terribile, ma, a distanza di tempo, una terribile e pazzesca esperienza da bambola gonfiabile :D Mi fa piacere di averti messo allegria, cara Francesca, e beata te che ti puoi pappare anche le splendide cozze! :)

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  2. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  3. siamo attentissime perchè entrambe abbiamo la straordinaria tendenza a gonfiarci, come te novelle incredibili Hulk, se sbagliamo a scegliere gli alimenti da mangiare !!! :-)) Quindi nessuno può capirti meglio! Comunque la tua versione con orata , corredata dalle bellissime foto, mi piace molto! Quindi, vado e pubblico
    Bacioni
    Dani

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    1. Esatto, come novelle incredibili Hulk, Daniela! :D Ti ringrazio, mi fa molto piacere che tu abbia apprezzato la mia proposta e (che bello!) anche le mie foto ^^
      A presto!

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  4. Ciao Carmela! Mi dispiace che tu abbia questo problema con le cozze, l'MTC serve anche a questo, per poter dare a tutti la possibilità di adattare alle proprie esigenze delle ricette particolari. E questa taieddhra è venuta molto bene anche senza le cozze e con l'orata, un pesce dei nostri mari, saporito ma delicato allo stesso tempo, che troppo spesso viene cucinato in modo banale e che tu invece hai saputo proporre in maniera diversa.
    Grazie mille!
    Cristian

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    1. Grazie davvero, Cristian :) Condivido ciò che hai detto sull'MTC: la possibilità e la varietà sono due elementi fondamentali di questa sana sfida culinaria, che ho imparato ad apprezzare davvero. Ho apprezzato anche la taieddhra, piatto che non conoscevo, e di sicuro la rifarò anche qualche altra volta! ^^
      Grazie a te!

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  5. come ti diceva la Dani, con noi sfondi mille porte aperte. di tutto, di più- e anche in tempi in cui mancava la sensibilità alle allergie e alle intolleranze. Io son stata quella "piena di storie" per un sacco di tempo, solo perchè dovevo dire di no ad un sacco di cibi. E' anche per questo che la regola generale dell'mtc è che chi è allergico o intollerante può cambiare gli ingredienti, anche quelli obbligatori. anche se avessimo voluto le cozze a tutti i costi, avresti comunque potuto cambiarle. quindi, non ti preoccupare, se mai dovesse ricapitarti, nelle prossime sfide.
    Vengo alla tua taieddhra, la prima con un "pesce ricco" che non ho mai provato in una cottura in teglia. Da ligure, lo sbatto in forno con le patate, le olive e i pomodorini- e ogni volta mi dico che dovrei trovare un'alternativa. La tua è veramente interessante, perchè propone proprio un tipo di cottura inconsueto ma molto interessante, proprio perchè non aggressivo: aggiungiamoci anche l'insistenza sul sapore, dato dalla presenza del brodo et voilà: piatto di personalità e di gran classe. complimenti, davvero!
    ps e posso dirti che è un piacere leggerti? ;-)

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    1. Hai ragione, Alessandra: non dovevo farmi troppi problemi, ché voi pensate sempre a tutto ^^ Farò tesoro di quello che mi hai detto, nella piena libertà in caso di intolleranze! Ti ringrazio tanto per gli apprezzamenti (sono per me molto importanti, se arrivano da gente che ammiro) e per il fatto che ti piace leggermi (ciò mi lusinga assai, cara Alessandra, e mi fa tantissimo piacere!) A presto, grazie ancora

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  6. Delicatissima questa Taieddhra, con le deliziose orate che cuociono custodite dalle verdure. E... mamma mia che spavento, la reazione allergica!!!!
    Ma tu hai saputo vincere alla grande l'allergia... e questa sfida!!!! :-D

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    1. Quelle orate mi hanno incantato, quando le ho prese *-* sono felice che tu abbia apprezzato! Grazie, Mapi!

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  7. Bellissima la tua taieddhra con le orate, che adoro anch'io! e quelle bellissime zucchine dell'orto.. mi ci tufferei.. a pesce!! hai dribblato l'allergia alla grande e proposto una versione stupenda! bravaaa!

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    1. Le mie zucchine ringraziano, sono molto belle e sanno di esserlo ^^ Un dribbling, come dici tu, ogni tanto ci vuole, eheh ^^ Grazie!

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  8. mi piace!!! bravissima! e concordo con ale: e' un vero piacere leggere i tuoi post :)))

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    1. Anche tu mi fai arrossire, Cristina: è un complimento tanto importante per me. :)

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  9. La tua versione è stupenda! Innanzitutto il connubio orata-patate-zucchine è certamente vincente. Le zucchine del tuo orto sono bellissime.. quasi un peccato tagliarle per poterle cucinare. La tua pentola di coccio poi e le foto... davvero belle!
    Le allergie sono una cosa con cui non si scherza, nel modo più assoluto, e credo che sensibilizzando le persone raccontando anche con una leggera ironia, come hai fatto tu, ciò che può succedere si possa ottenere un riscontro senz'altro positivo.
    Brava!

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    1. Esatto, Eleonora: è per questo che, prima di tagliarle, le ho immortalate :D Grazie per tutto, e soprattutto per aver apprezzato l'ironia su un tema anche troppo fastidioso a volte :)

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  10. Ottima scelta l'orata per questo tipo di preparazione e in abbinamento alle verdure e bellissimo il tuo coccio :)

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    1. Sono davvero contenta che l'orata, le verdure e il coccio (lo adoro anch'io, che devo fare? *_*) ti siano piaciuti! Grazie :)

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  11. Ciao! con grande piacere ti conferisco un premio... spero ti faccia piacere
    http://stuzzichevole.blogspot.it/2013/05/premio-very-inspiring-blogger-award.html
    a presto!

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    1. Grazie, un premio che di certo mi fa piacere, Irene ^^

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  12. Ciao Carmela! Arrivo da te grazie all'MTC e mi sono unita..capisco perfettamente il tuo problema..anch'io ho dovuto sostituire le cozze..ma la necessità aguzza l'ingegno e ne viene fuori un gran piatto!
    A presto!

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    1. Benvenuta nel mio blog e grazie :) Con l'ingegnosa semplicità si può fare di tutto, infatti :)

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  13. Come ti capisco! Anche io non uso le cozze, anche se per altri motivi. La tua versione è splendida e me la metto tra i preferiti. Grazie!

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  14. Carmela grazie degli auguri e dei complimenti!
    La tua thaieddhra è fantastica, una alternativa ottima alla classica versione con le cozze da tener presente soprattutto se hai a cena qualcuno che non mangia e non tollera le cozze.
    E posso dirti una cosa, mi piace da morire la pirofila che hai usato e la foto ha un che' di antico e prezioso.
    Buona serata!
    Laura

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  15. Beh, cozze o no, la tua taieddhra è eccezionale.. e con quelle orate che quasi parlano, poi! :)

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